Si giunge al vecchio pascolo abbandonato delle Casere delle Mandre e s'arriva alla "Fontana delle Mandre" a q. 1170. Qui arriva un sentiero che proviene da Sonego e che conduce al M. Pizzoc. Poi si giunge ai pascoli di Pala Agnelezza e alle vicine casere. Alla cresta dell'Agnelezza s'incrocia l'itinerario dell'Alta Via dei Silenzi n. 6.
Paesaggio Naturale
Presenza di pascoli abbandonati ricoperti da arbusti di ginepro, fior di stecco e rosa canina. Numerosi blocchi rocciosi composti da calcare bioclastico di scogliera emergono tra i rimboschimenti artificiali di pino nero, abete rosso, larice e faggio. Il Monte Croce è circondato da malghe e pascoli abbandonati sui quali si può scorgere la primula auricola, tipica dei luoghi dolomitici. Sono le rocce calcaree a formare lingue di materiale detritico che scendono attraverso i canaloni.
Approfondimenti
La chiesetta di Campo di Cadolten, realizzata dai malgari, fu costruita per ovviare alla necessità di un altro luogo di culto rispetto al sacello di S. Floriano. La chiesa doveva servire, oltre che per le funzioni religiose, anche per l'educazione dei figli dei malgari. Da segnalare l'importanza storica del Monte Croce nella delimitazione dei vecchi confini del Cansiglio, che apparteneva ai domini del vescovo di Belluno. Era comunque difficilmente accessibile per la mancanza di strade e vie d'acqua utili al trasporto del legname.
Tappe del percorso
Cadolten q. 1183 (chiesetta di S. Floriano) - Casere M. Croce q. 1310 - Casere delle Mandre q. 1205 - incrocio e fontana q. 1170 - Casere q. 1250 - Agnelezza q. 1260.
DATI TECNICI
tipologia: Percorso ideale per passeggiate a piedi
lunghezza: 4,2 Km
dislivello: 145 m.
tempo medio di percorrenza: 2,5 ore
difficoltà: Facile
periodo: Tutto l'anno
abbigliamento: Tenuta comoda e sportiva, scarpe da trekking